Larice fluido: le opere scultoree di Davide Sertorelli
L’ artista, dopo un primo periodo in cui si concentra sul figurativo, indirizza la sua ricerca verso una radicale stilizzazione e semplificazione delle forme, non abbandonando mai del tutto la metafora dell’anatomia umana, abolisce ogni approccio mimetico basato sull’ osservazione diretta ricreando forme che sono, al contempo, sintesi ed essenza della realtà.
Il legno (larice, betulla…), prelevato direttamente dal suo ambiente naturale, viene sapientemente intagliato, come fosse modellato dall’ erosione del vento, senza alterare la forma ma valorizzando il contenuto alla ricerca di un dinamismo che conferisce leggerezza e fluidità, nel paradosso della solidità della materia, amplificato dallo slancio verticale.
Le sculture sembrano immerse nello spazio che le attraversa nell’ alternanza dei vuoti e pieni mentre la luce, scivolando sulle superfici levigatissime, le sublima.
Davide Sertorelli crea le sue opere nel suo studio alle pendici dei monti in Valtellina, in una dimensione di totalizzante comunione panica con la natura dalla quale attinge, in un rapporto di reciprocità, per dare forma all’ essenza del sua realtà.
Testo critico Ilaria Giacobbi
Video Credit Miriam Modena